venerdì 20 novembre 2009

Filmato da non perdere!!!!

vi siete mai chiesti quanto vi avvelena un chewing gum???

UCCIDETE I VOSTRI FIGLI (lentamente)




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Barry Horn e la sua storia


Barry Horne e la sua storia non devono cadere nel dimenticatoio! Egli dovrà essere sempre ricordato, dal movimento animalista, come una persona eccezionale, una persona che dedicò la sua vita alla salvezza degli animali.

Nato nel 1952 a Liverpool, viveva a Northampton ed era un netturbino sposato due volte e con due bambini. Barry ha dimostrato di essere una persona eccezionale dedicando la sua vita alla salvezza degli animali, ma la storia del suo coinvolgimento nel movimento ha un inizio normalissimo; semplicemente s’imbatté in una delle prime riunioni, nel 1987, del Northampton Animal Concern (NAC). Il suo coinvolgimento fu subito totale, cominciarono così le azioni che portarono alla liberazione, dai laboratori, di centinaia d’animali. La maggior parte di essi fu salvata dai laboratori della Boots, o da Interfauna che riforniva i vari centri di ricerca.

Quando si parla dell'ultima parte dell'attività di Barry, prima del suo arresto, la storia si fa un po' nebulosa, perché spesso lavorava da solo, fuori della legge e molte cose se l'è portate con se nella tomba. Quello che c'è di sicuro è che nel luglio 1996 fu arrestato nei pressi di un centro commerciale di Bristol e indagato per possesso di congegni incendiari e tentato incendio. La polizia dichiarò che da un mese aveva seguito le sue mosse impiegando una squadra di 50 agenti. Inoltre sosteneva che Barry era responsabile di un’ondata d’attacchi incendiari durata anni; tra le accuse la partecipazione all'incendio, nell'isola di Wright, di un negozio Boots, un 'caccia e pesca' e ad una sede dell'associazione di ricerca sul cancro (noti vivisettori), con danni totali di 3.000.000 di sterline.

Sebbene la violenza distruttrice dell’ALF fu diretta solo a cose inanimate, la vendetta delle istituzioni sarebbe stata dura e questo Barry lo sapeva. Il giudice Darwall-Smith descrisse, durante il processo, l’attività di Barry come terrorismo urbano, pur accettando l’idea che Horne non voleva colpire esseri umani. In tale occasione, Barry si dichiarò un combattente per la causa animale che lottava per difendere gli animali vivisezionati nei laboratori. Egli chiedeva la fine immediata di tutte le pratiche di vivisezione, che non riguardassero la scienza medica, in particolare quelle fatte dal centro ricerche Portland Down, la chiusura immediata del Comitato Procedure Animali (la parte statale che sponsorizza la vivisezione) e l'impegno per la fine di tutte le pratiche vivisezionistiche entro l'inizio del 2000.

La sentenza fu pesantissima: 18 anni di carcere!

Ma questa sentenza che intendeva cancellarlo dalla lotta e dare un monito agli altri animalisti non servì a niente, anzi, gli attacchi animalisti si moltiplicarono e Barry fece ciò che poteva fare da dietro le sbarre. Nel gennaio 1997 iniziò uno sciopero della fame contro la vivisezione. Le richieste di Barry erano per forza di cose rivolte a viscidi politicanti ma il messaggio era soprattutto per il movimento di liberazione animale. Il primo sciopero della fame finì dopo 35 giorni quando i politicanti accolsero la richiesta di incontrarsi con i militanti delle campagne in corso. Quando le vaghe promesse di queste merde si rivelarono per quello che erano, nell'agosto dello stesso anno ricominciò con lo sciopero della fame, questa volta durato 46 giorni. Fu così che gli attacchi non furono portati solo nel cuore della notte, ma anche durante le manifestazioni di fronte a laboratori o allevamenti, dove attivisti si scagliavano a decine contro le reti e i cancelli, tirando sassi, scontrandosi con la polizia, e liberando, in alcune occasioni, animali in pieno giorno. Hillgrove Farm, Shamrock Farm, Consort, Horlan Olac: durante le manifestazioni di solidarietà a Barry la rabbia degli animalisti non era più contenibile.

Il terzo sciopero della fame fu il più lungo, 68° giorni, Barry era pronto a portare alle estreme conseguenze il suo impegno e tutti avrebbero saputo che se lui moriva, la sua morte sarebbe stata anche responsabilità di chi governava, quindi dei Laburisti, Tony Blair in testa.

I tre scioperi della fame avevano messo il suo corpo e la sua mente a dura prova. La sua salute peggiorava irrimediabilmente, qualcosa lo faceva in ogni caso andare avanti ma il suo corpo era debole e fragile: nonostante questo si impegno in un altro sciopero della fame, felice che in tutto il mondo si susseguirono azioni in solidarietà alla lotta animalista e che centinaia di animali fossero liberati dai luoghi di tortura. Dagli USA, alla Scandinavia, dalla Germania, all'Italia la lotta contro la vivisezione ha avuto un nuovo impulso, spinto dalla determinazione di ogni singolo individuo. Barry trascorse mesi di terribile agonia, questa volta il suo fisico non fu all'altezza del suo spirito, morì il 5 novembre 2001.

L'ultimo estremo atto per gli animali non è caduto invano... migliaia d’attivisti hanno capito che non ci sono limiti alla lotta. Non ti dimenticheremo, e non dimenticheremo neanche i tuoi assassini.

Ogni anno in mezzo mondo il ricordo del sacrificio di Barry è compiuto attraverso centinaia di azioni dirette, perché l'azione diretta è l'unica arma per la liberazione animale in cui lui credeva.

“La lotta non è per noi, né per i nostri bisogni personali. E' per ogni animale che ha sempre sofferto ed è morto nei laboratori di vivisezione e per ogni animale che soffrirà e morirà in quegli stessi laboratori, a meno che noi non faremo cessare ora questo sporco business. Le anime degli animali torturati gridano per la giustizia, le loro urla da vivi sono per la libertà. Noi possiamo creare quella giustizia e dargli quella libertà.Gli animali non hanno nessuno tranne noi, non possiamo abbandonarli”

(ricerca fatta da alexander hans reush che ringrazio)

Barry Horne

Da "http://www.liberazioni.org/ra/ra/pp2.html":

Barry Horne (1952 – Worcester, 5 novembre 2001) è stato un attivista inglese. Fu attivista dei diritti animali, morto nell'ospedale di Ronkswood Hospital per complicazioni al fegato in seguito all’ennesimo sciopero della fame.

I tempi sono cambiati, ma le istituzioni inglesi hanno mostrato nuovamente la loro natura brutale creando le condizioni per la distruzione fisica di un essere umano.

Barry Horne è morto il 6 novembre alle ore 8.30 del mattino nell’ospedale di Ronkswood, dopo il quarto sciopero della fame della sua vita: aveva rifiutato cibo, acqua e interventi medici fin dal 21 ottobre. Barry aveva 49 anni. Era nato a Liverpool ed era un netturbino. Era stato sposato due volte ed aveva due piccoli.

Doveva scontare 18 anni di carcere perché etichettato come uno dei più temuti ecoterroristi. Era stato internato per cinque anni nel reparto dei criminali più pericolosi. Una pena spropositata come è stato riconosciuto persino dalla Corte che lo ha incriminato, poiché la condanna a 18 anni di carcere è stata una condanna politica a conclusione di un processo politico; infatti le azioni dirette di liberazione animale compiute da Barry erano sempre state rivolte contro strutture, non contro esseri viventi.

Ma il Diritto-Canaglia che permette agli uomini di smontare e distruggere gli animali come se fossero cose, non può permettere che un uomo attenti alla sacra figura della proprietà minacciando semplici oggetti! Barry fu arrestato quando la polizia, che lo pedinava da tempo, lo colse con pacchetti di sigarette incendiare in un British Home Store e in un negozio per la ricerca sul cancro a Bristol. Horne era stato ripetutamente arrestato dal 1997 per le sue attività in difesa degli animali. Nel 1980 aveva incendiato, nell’isola di Wight in Newport, alcuni negozi di Boots causando oltre 2.8 milioni di sterline di danni. Era stato arrestato dopo una campagna con bombe incendiarie che avevano provocato, complessivamente, 3 milioni di sterline di danni.

Il giudice Darwall-Smith descrisse – durante il processo – l’attività di Barry come terrorismo urbano, pur accettando l’idea che Horne non voleva colpire esseri umani. In tale occasione, Barry si era dichiarato un combattente per la causa animale che lottava per difendere gli animali vivisezionati nei laboratori. Egli chiedeva la fine immediata di tutte le pratiche di vivisezione, che non riguardassero la scienza medica, in particolare quelle fatte dal centro ricerche Portland Down, la chiusura immediata del Comitato Procedure Animali (la parte statale che sponsorizza la vivisezione) e l'impegno per la fine di tutte le pratiche vivisezionistiche entro l'inizio del 2000.

Davanti ai giudici Horne, aveva ripetuto la sua dichiarazione di guerra contro chi tortura gli animali. I detective che lo pedinavano affermarono che Horne era un uomo senza scrupoli dedito fanaticamente alla causa della liberazione animale. La polizia era, inoltre, convinta di aver salvato Bristol da “orrendi” attacchi con bombe incendiarie. Era, altresì, persuasa che Horne non fosse preoccupato di causare la morte di esseri umani durante gli attacchi incendiari.

Horne, in prigione continuava a ricevere decine e decine di lettere di altri membri dell'Animal Liberation Front e era stato informato dei massacri dei bovini e delle pecore inglesi in seguito all'epidemia di afta. Si era per questo particolarmente agitato. Aveva inviato una petizione perché questo massacro fosse sospeso. Non aveva ricevuto alcuna risposta.

La sua protesta era rivolta contro le terribili crudeltà che, secondo lui, gli animali britannici erano costretti a subire. Barry aveva sospeso un precedente sciopero della fame nel febbraio del 1997 quando i New Labour promisero di abolire la vivisezione. Ma non fecero niente in questa direzione, anche dopo l'incontro all’Home Office con i rappresentanti del comitato di appoggio a Barry Horne.

Nel 1998 con la sua protesta Barry era riuscito ad ottenere però un grosso risultato: la messa al bando degli esperimenti sugli animali per fabbricare cosmetici, un progetto di alcuni laburisti che restava bloccato da anni a causa delle pressioni delle ditte produttrici, inoltre aveva richiesto l'istituzione di una "Royal Commission" che affrontasse seriamente la questione della vivisezione. Ma niente fu fatto.

Nel frattempo le sue condizioni di salute erano divenute sempre più precarie. Horne è morto in seguito a complicazioni epatiche. Il suo fegato era divenuto particolarmente vulnerabile a causa dei precedenti lunghi digiuni durati 35, 46 e 68 giorni. Quando le sue condizioni di salute erano divenute precarie alcuni mesi fa, una decina di suoi commilitoni aveva inviato un messaggio quanto mai minaccioso nei confronti di giudici, scienziati e addetti a laboratori di ricerche sugli animali.

Gli animalisti sapevano che Barry Horne aveva deciso di dare la sua vita per la causa. Egli riceveva in prigione una media di 40 lettere al giorno da persone che lo consideravano un santo animalista. La sua fama nel Regno Unito era notevole ed ha raggiunto il suo apice dopo la morte.

La ALF ha condannato il Partito Laburista per non aver mantenuto le promesse fatte riguardo la commissione per la vivisezione. Gli animalisti pensano che la sua morte renderà i loro movimenti più radicali. Gli animalisti considerano Barry un martire e le frange più estreme saranno sicuramente ispirate dalla morte di Horne.

La ALF sostiene che il sacrificio di Barry spronerà gli animalisti del regno Unito a radicalizzare la loro lotta. La sua protesta ha ispirato manifestazioni come quelle contro lo stabilimento di vivisezione di gatti di Hillgrove, che ha avuto come conseguenza molti arresti e diverse condanne al carcere.

I movimenti che hanno salutato Horne come un eroe sono:

People For The Ethical Treatment Of Animals
Stop Huntingdon Animal Cruelty
Animal Aid
Viva
League Against Cruel Sports
British Union For The Abolition Of Vivisection
Animal Liberation Front
Movimento Antispecista


A questi, il collettivo Rinascita Animalista unisce la sua voce promettendo agli umani di buona volontà la ricerca di TUTTE le strade che possano portare un giorno al riconoscimento di quei diritti irrinunciabili per i quali Barry è caduto.

LE PIU' GRANDI MULTINAZIONALI CHE SFRUTTANO ANIMALI CON LA VIVISEZIONE (aggiornato il 10/09/2009 con TRANSNATIONALE)

SIGLE:

BIBRA – Britisch Industrial Biological Research Association, laboratorio di ricerca sugli animali che effettua sperimentazioni per conto terzi.

PETA – People for the Ethical Treatment of Animals, associazione americana impegnata nella lotta contro la vivisezione.

BUAV – British Union for the Abolition of Vivisection, Associazione inglese impegnata contro la vivisezione.

HLS – Huntingdon Life Science, è il maggiore laboratorio di vivisezione a contratto di tutta Europa, con succursali anche in USA. Dentro Huntingdon sono torturati ed uccisi più di 500 animali ogni giorno.

SHAC – Stop Huntingdon Animal Cruelty, campagna per la chiusura di HLS.

APMA – Anti Proefdieren Mishandeling Aktie / Action Préventive contre le Martyre des Animaux de Laboratoire, associazione belga impegnata contro la vivisezione.

CEP – Council of Economic Priorities, associazione mondiale per il consumo critico.


BAYER
Membro di BIBRA (Britisch Industrial Biological Research Association) - Laboratorio inglese di ricerca su animali che effettua esperimenti per conto terzi (spesso società che non hanno l'autorizzazione ad effettuare esperimenti in proprio). Cliente della HLS. La Bayer è stata classificata dal CEP fra le prime 13 società del mondo in fatto di maltrattamento d’animali e per questo motivo oggetto di boicottaggio da parte della SHAC.
TUTTI I PRODOTTI SONO A MARCHIO BAYER


COLGATE-PALMOLIVE
Testa i suoi prodotti su animali, anche i mangimi per cani e gatti.
Per questo motivo è oggetto di boicottaggio da BUAV

I PRODOTTI SONO:
ALIMENTI PER ANIMALI: Hill's
COSMESI,CREME,SAPONI: Glicemille, Nidra, Palmolive, Perm&Color
DETERSIVI: Ajax, Bravo, Cura Morbido, Dinamo, DLB, Fabuloso, Soflan, OLà
IGIENE ORALE: Colgate, Defend, Plax


GLAXO SMITHKLINE
Membro di BIBRA, ha ammesso pubblicamente di effettuare test su animali; in Belgio è stato attivato un boicottaggio a suo carico dall'APMA in quanto esegue test su primati importati dalle Barbados; in Gran Bretagna e USA invece, è oggetto di un boicottaggio promosso da SHAC in quanto l'impresa finanzia la HLS ed è di questa uno dei principali clienti.
I PRODOTTI SONO:
IGIENE ORALE - NASALE: Acquafresh, Binaca, Corsodyl, Corega, Iodosan, Macleens, Polydent, PoliGrip, Rinazina, Sensodine, Valda, RespiraBene (cerotti nasali), Libenar
IGIENE INTIMA: Lactacyd_____SMETTERE DI FUMARE: NiQuitin CQ
INTEGRATORI ALIMENTARI: FiberChoice


JOHNSON WAX
Effettua esperimenti su animali anche i prodotti finiti, per questo motivo è oggetto di un boicottaggio promosso dalla BUAV.
I PRODOTTI SONO
DEODORANTI E PULIZIA CASA: Glade, Oust, Pronto.
DETERSIVI E SMACCHIATORI: Anitra Wc, Idraulico liquido, Mr. Muscolo, Bio shout, Via Và.
REPELLENTI E INSETTICIDI: Off, Raid.


MARS
La controllata Waltham, responsabile del settore degli alimenti per animali domestici e a sua volta proprietaria della società Pedigree, appartenente allo stesso settore è coinvolta da una campagna di protesta organizzata dalla BUAV. In gran Bretagna la Waltham conduce esperimenti su animali, per conto della Pedigree, che comportano l'isolamento degli animali per lunghi periodi, endoscopie, biopsie, somministrazione di sedativi ed anestetici, enteroclismi, frequenti variazioni della dieta e conseguenti disturbi digestivi, prelievo di pelo alla base della coda, ecc. Si teme inoltre che gli esperimenti condotti negli Stati Uniti siano ancora più invasivi. In una lettera del 17 luglio 1998, la Waltham ha inoltre affermato d’essere membro di BIBRA
I PRODOTTI SONO:
ALIMENTARI E PRODOTTI PER ANIMALI: Affinità, Aquarian, Brekkies, Cesar, Chappi, Frolic, Katkins, Kit e Kat, Loyal, MyDog, Pedigree, Playdog, Principal, Royal Canin, Special club, Club Trad, Selection, Sheba, Wishkas.
PRODOTTI DIETETICI PER ANIMALI: Advance, Waltham. ALTRO: Catsan sabbia.
SNACK E MUESLI: Balisto, Bounty, M&M'S, Mars, Milky Way, Snickers, Twix.
ALIMENTARI: Dolmio, Ebly, SuziWan, Uncle B'ens.


MONSANTO
Grande multinazionale agrochimica, si è recentemente fusa con il gruppo farmaceutico Pharmacia & Upjohn dando vita ad una nuova multinazionale denominata Pharmacia. La metà del fatturato del nuovo impero deriva dalla produzione Monsanto (erbicidi, ormoni di sintesi, sementi geneticamente modificati); l'altra metà derica da attività nel settore farmaceutico. La Monsanto ha prodotto il primo dolcificante arificiale (la saccarina) e, negli anni 60, il cosidetto "agente arancione", un potente defoliante utilizzato nella guerra in Vietnam. Produce inoltre il BGH, un ormone per far crescere in fretta i bovini destinati alla macellazione ed il Posilac, un ormone per stimolare la produzione di latte nelle mucche.

Sperimenta i propri prodotti sugli animali utilizzando, fra l'altro, il laboratorio HLS. Per questo motivo è oggetto di manifestazioni di protesta da parte di SHAC.
I PRODOTTI SONO:
DOLCIFICANTI: Misura, Mivida.


NESTLE'
Oltre ad utilizzare ingredienti testati su animali, le aziende produttrici di mangime per animali domestici effettuano esperimenti su varie specie animali incluso cani e gatti. In Italia la Friskies possiede regolare licenza del Ministero della Sanità Italiano per effettuare esperimenti presso il laboratorio di via Stradalta 35, Bertiolo – Udine. Gli atti del Ministero rivelano che l'azienda effettua test su rettili, topi, cavie, criceti, conigli, pesci e avicoli. In una relazione dell'estate 2000 rilasciata dalla BUAV si apprende che in un esperimento condotto negli Stati Uniti, per conto della Ralston Purina, a dieci cani sono stati inseriti dei tubi nello stomaco, attraverso le pareti addominali, per poterli alimentare direttamente. Nei suoi stabilimenti in Svizzera, invece laNestlé, utilizza gli animali per verificare gli effetti del suo caffè. Boicottaggio indetto dalla BUAV dal dicembre 1995.
I PRODOTTI SONO:
ALIMENTI PER ANIMALI: Alpo, Buffet, Cat Chow, Deli Cat, Dog Chow, Doko, Fancy Feast, Felix, Fido, Friskies, Gourmet, Mighty Dog, One, Pro Plan, Puppy, Purina, Veterinary Diets.
ALTRO PER ANIMALI: Yeserday, Yidy Cats, Breeze Froom (lettiere)
ALIMENTI PER NEONATI: Mio, Nestum, Nidina.
ACQUE MINERALI E BEVANDE Acqua Brillante, Acquarel, Aranciata S.Pellegrino, Beltè, BB Thè, Chinò, Claudia, Giara, Giulia, Gingerino, Gioiosa, Valsesia, Levissima, Limpia, Lora, Mirage, Nestè, One o One, Panna, Pejo, Pracastello, Sandalia, S.Bernardo, Sanbitter, S.Pellegrino, Tione, Ulmeta, Vera, Vittel.
CEREALI: Cheerios, Chocapic, Chokella, Crunch, Fibre1, Fitness, Kix, Nesquik Cereali,Trio.
CIOCCOLATO - DOLCI - CARAMELLE: After Eight, Alemagna, Fruit Joy, Galak, Le Ore Liete, Motta, Perugina, Quality Street, Smarties.
ALIMENTARI: Berni, Buitoni, Condipasta, Condiriso, Curtiriso, Dadi Maggi, La Valle degli Orti, Olio Sasso, Mare Fresco, Pezzullo, Sassonayse, Surgela.
SNACK E GELATI: Crunch, Dorè, KitKat, Lion, Downtree, Macintosh, Sundy, Toffe / Alemagna, Antica Gelateria del Corso, La Cremeria, McDonald's McFlurry, Motta.
SOLUBILI: Cappuccino, Dolce Gusto, Ecco.., Frank, Malto Kneipp, Nescafè, Nespresso, Nesquik, Nestea, Orzoro.
COSMETICI: Lancome, L'Oreal.


NOVARTIS
Esegue esperimenti estremi su animali. Il 31 agosto 1996 la rivista britannica "New Scientist" riferiva che presso la Imutran, un’azienda controllata dalla Novartis specializzata in esperimenti su animali, erano stati trapiantati reni di maiali transgenici nel corpo di scimmie. Tutte le scimmie coinvolte nell’esperimento sono morte in breve tempo. Il 10 maggio 1998, il settimanale inglese "The Observer" ha poi pubblicato un articolo da cui si è appreso che due maiali sono stati trasferiti dalla Imutran al Centro Ricerche Biomediche di Rijswijk in Olanda noto per effettuare esperimenti molto spinti. Si pensa pertanto che il trasferimento sia stato un mezzo per aggirare le leggi inglesi sulla vivisezione; sul sito web del gruppo inglese UNCAGED è apparsa infine la notizia che l’azienda ha trasferito il cuore di criceti nel corpo di conigli e cuori di maiali nel corpo di scimmie
I PRODOTTI SONO:
ALIMENTARI: Cèreal, Dietor, Gerber, Isostad vigorplus, Nova Fibra, NovoSal, Ovomaltina.
COSMETICI: Shampoo e lozioni Neril, Piz Buin.


NUMICO
Membro di BIBRA. la società del gruppo Cow and Gate è stata infatti oggetto di dimostrazioni di protesta che si è svolgono davanti ai laboratori della BIBRA di Londra, presso la quale vengono effettuati esperimenti per verificare gli effetti dei grassi alimentari su animali ()
I PRODOTTI SONO:
PRODOTTI PER INFANZIA: Milupa, Nutricia
DIETETICI: Vitasoya


PHILIP MORRIS_KRAFT_JACOBS SUCHARD
La principale società alimentare del gruppo, la Kraft Jacobs Suchard, effettua sperimentazione su animali; per verificare la digeribilità di alcune sue qualità di caffè, ad esempio, il prodotto è stato iniettato nello stomaco di gatti, a intervalli di cinque minuti; dopo di che, i gatti sono stati soppressi. Boicottaggio BUAV. Philip Morris testa su animali gli effetti dei componenti chimici dei tabacchi e del fumo
I PRODOTTI SONO:
CIOCCOLATO E SNACK: Bittra Suchard, Cote d'Or, Milka, Philadelphia snack, Ritz, Susanna snack, Terry's, Toblerone.
FORMAGGI: Baika, Dover, Gim, Invernizzi, Jocca, Legeresse, Lindenberger, Lunchables, Maman Louise, Milione, Mozary, Osella, Philadelphia, Primolo, Sottilette, Susanna.
PIATTI PRONTI E SALSE: Giravolte, Simmenthal, Spuntì, Mayonnaise, MatoMato.
CAFFE': Caramba, Faemino, Hag, Splendid. ALTRO: Maxi Cream, Gourmeta (olio).


PROCTER & GAMBLE
È la multinazionale simbolo dello sfruttamento industriale degli animali nella vivisezione. Sono testati anche i prodotti finiti, esegue test per conto terzi. Boicottaggio promosso da tutte le associazioni animaliste.
I PRODOTTI SONO:
ALIMENTI PER ANIMALI: Eukanuba, Iams.
ALIMENTI: Pringels, caramelle Victors.
DETERSIVI E PRODOTTI PULIZIA CASA: Ace, Ariel, Baleno, Bolt, Bonux, Dash, Dawny, Daz, Dora, Dreft, Era, Febreze, Fairy, Gain, Ivory, Lenor, Mastrolindo, Mr.Clean, Mr.Verde, Nelsen Polin, Può, Spic & Span, Swiffer, Tide, Tuono, Viakal, Yes, Zest. FAZZOLETTI CARTA E IMBEVUTI-CARTA CASA: Asciugatutto, Bounty, Poffy, Tempo, Senz'acqua. IGIENE FEMMINILE: Dous Dous, LInesLei, Tampax.
IGIENE NEONATI E PANNOLINI: Dignità, Infasil, Lines, Linidor, Milton, Pampers.
IGIENE ORALE: AZ, Gleem, Oral B.
PROTEZIONE PELLE: Clerasil, Infasil, Oil of Olaz, Noxzema, Topexan.
SAPONI_SHAMPOO_LOZIONI_LACCA: Camay, Head & Shoulders, Infasil, Keramine H, Pantene, Vidal.
COSMETICI_DEODORANTI_PROFUMI:Avon, Cover Girl, Demak'up, Max Fattor_Avon, Infasil, Old Spice_Avon, Dolce&Gabbana, Giorgio Beverly Hills, Hugo Boss, Lacoste, Laura Biagiotti.
DEPILAZIONE: Braun, Gilette, Noxel, Noxema.
ALTRO: Duracell (batterie), Braun (depilatore Silk-épil, Rasoi e piccoli elettrodomestici), Lacoste (abiti, bigiotteria, calzature, occhiali, orologi, pelletteria)


RECKITT BENCKISER
Boicottaggio proclamato da BUAV a causa della sperimentazione su animali di tutti i suoi prodotti, anche finiti.
I PRODOTTI SONO:
ADDITIVI BUCATO: Lavasbianca, Napisan plus, Vanish Oxi / Calgon (ex Calfort) anticalcare.
DETERSIVI BUCATO: Ava, Lanza, Lip Woolite, Quanto, Sole, Sole Marsiglia.
DETERSIVI E ADDITIVI PER LAVASTOVIGLIE / PIATTI A MANO: Finish, Neofos / Kop, Lanza, Sole. DETERSIVI SUPERFICI DURE: Calinda, Cillit Bang, Glassex, Harpic, Lanza, Napisan superfici, Polivetro, Sole, Liù(cera pavimenti).
DEODORANTI AMBIENTE: Air Fresh, Air Wick. INSETTICIDI: Neocid, Superfaust.
COSMETICI E PROFUMI: Adidas, Aspen, Astor, Baby Phat, Beckam, Calvin Klein, Celine Dion,
Cerruti, Chopard, Daavidoff, Esprit, Isabella Rossellini, Jennifer Lopez, Jil Sander, Joop!, Jovan, Kennet Cole, Lamcaster, Marc Jacobs, Mary Kateandasheley, Miss Sixty, Nautica, Nikos, Pierre Cardin, Rimmel London, Sarah Jessica Parker, Shania Twain, Stenson, Vera Wang, Vivienne Westwood.
IGIENE INTIMA, PERSONALE E ORALE: Clerasil, E45 Lutsine, Intima di Karinzia, Veet, Binaca, Kukident.


UNILEVER
Testa su animali anche i suoi prodotti finiti benché questo non sia richiesto dalla legge, per questo motivo è da anni oggetto di boicottaggio dalla PETA. È presente in 90 paesi con 200 filiali e si presenta come il gruppo più importante nel settore dei beni di largo consumo.
I PRODOTTI SONO:
OLII E MARGARINE: Bertolli margarina, Doriana, Foglia d'Oro, Frioll, Gradina, Maya, Phase al burro, Pro.Activ, Rama, Rocca dell'Uliveto.
GELATI: Algida, Carte d'Or, Eldorado, Sorbetteria di Ranieri, Toseroni.
SALSE e CONSERVE: Amora, Bertolli Santa Rosa(pomodori), Calvè (anche aceti), Hellmann's, Mayò, Pomodorissimo, Top Down.
LIOFILIZZATI E ALIMENTI PRONTI: Alsa latte scremato in polvere, Ice tea, Knorr, Pfanni.
PRODOTTI A BASE DI LATTE: Creme Cusine, Milkana, Pro.Activ, Vive la Vie.
MARMELLATE: A tutta frutta, Santa Rosa, Vive la Vie.
BEVANDE E INFUSI: Ice tea, Lipton, Montania, Tè Ati.
PRODOTTI DIETETICI: Slim Fast SURGELATI: Bertolli, Findus, Genepesca, Igloo.
ALTRO: Alsa Stacca Facile (antiaderente spray per pentole e tortiere).
DETERSIVI: Bio Presto, Cif, Coccolino, Lysoform, Omo, Surf, Svelto, Vim.
IGIENE ORALE: Durban's, Gibbs, Mentadent, Paperino's, Pepsodent, Signal.
SAPONI, COSMETICI, PROFUMI: Atkinsons, Axe, Benefit, Clear, Coral, Cutex, Denim, Dimension, Dove, Fabergé, Impulse, Lagerfeld, Leocrema, Lux, Pond's, Pure & Vegetal, Rexona, Sunsilk, Timotei, Valentino.

(ricerca fatta da alexander hans reush che ringrazio)

martedì 15 settembre 2009

Gatto | alimenti consentiti

carni bianche
carni rosse
pesce
uova
formaggi
latte
olio

Benché la cottura faccia perdere parte dei valori nutritivi di carne e pesce, per evitare pericolose malattie è sempre raccomandata.
La presenza di grasso nella carne, anche se a noi può far storcere il naso, darà al nostro amico maggiore energia e pelo più lucido.
Assolutamente da evitare la carne di maiale sia fresca che conservata perché può essere fonte di un virus pericoloso per i nostri amici.

Cuocere sempre le uova.

Se il nostro amico non dimostra intolleranze, potremo aggiungere alla dieta sia il latte sia i formaggi freschi (ricotta e mozzarella).

Un filo d’olio di oliva o di semi aggiungeranno sapore e acidi grassi alla dieta.

Gatto | alimenti da evitare

carne di maiale
dolci
fritture
spezie
caffè
alcool

Il gatto generalmente non ama il gusto dolce, è bene comunque limitare al massimo la somministrazione di alimenti che contengano zucchero poiché ipocalorici e predisponeneti all’obesità.

Pochi sanno che il
cioccolato fondente è un vero e proprio veleno per il nostro amico quattrozampe. La Teobromina contenuta nel cioccolato è tossica al punto che possono bastare 63 grammi di cioccolato amaro per raggiungere la dose potenzialmente letale per un gatto di 2 Kg.


Consigli per una buona alimentazione del gatto


Il gatto, a differenza del cane, è un animale esclusivamente carnivoro. Idealmente la composizione della sua dieta dovrebbe essere costituita da circa il 60% di acqua, il 20-25% di proteine, il 10-15% di grassi, una piccola quantità di carboidrati e circa il 2% di sali minerali e vitamine. Poiché il gatto sa regolare la quantità di alimenti da assumere in base al volume del cibo e al suo contenuto energetico, ma non in base alla sua composizione di nutrienti, è opportuno scegliere una dieta che rispetti le percentuali sopra riportate. Il gatto può essere correttamente alimentato sia con cibi di preparazione industriale, che sono di composizione equilibrata, sia con cibi preparati in casa. Il gatto gradirà molto il pesce, il fegato di manzo, la carne di maiale e di manzo, il pollo, tuttavia sarà indispensabile per la sua dieta un'integrazione di latte e formaggi (per il contenuto di calcio) e verdure. Alcuni gatti hanno intollerabilità al latte, sia per incapacità di digestione dello zucchero lattosio in esso contenuto a causa di un'insufficiente produzione degli enzimi che lo scindono in galattosio e glucosio, sia per reazioni allergiche verso le proteine del latte di mucca. Saranno invece inutili le carote, in quanto il gatto non è capace di convertire i carotenoidi in esse contenuti in vitamina A. Alcuni gatti hanno preferenze particolari per cibi "insoliti" e si dimostrano disposti a tutto pur di raggiungerli…


Cibi umidi o secchi?
Al gatto piacciono molto sia i cibi umidi (carne in scatola che contiene circa il 75-80% di acqua) che i cibi secchi (croccantini contenenti circa il 10% di acqua). In passato l'alimentazione con cibi secchi non era molto consigliabile in quanto responsabile di induzione della formazione di calcoli urinari se il gatto non assumeva un'opportuna quantità di acqua. Oggi è stata migliorata la formulazione di questi prodotti, è stato ridotto il contenuto di sali di magnesio che, se il gatto beve poco e le urine sono concentrate precipitano formando cristalli, ed il rischio di calcolosi è stato parzialmente ridotto, tuttavia, somministrando una dieta secca e solida non si deve mai far mancare acqua fresca (cambiata due volte al giorno) nella ciotola del micio. Sia i cibi umidi che quelli secchi attualmente in commercio sono adatti per l'alimentazione del gatto e la dieta ideale è rappresentata da una alimentazione di tipo misto.

Cibi crudi o cotti? Anche se il gatto preferisce la carne cruda a quella cotta non è consigliabile assecondare questa sua preferenza, perché la carne cruda può essere mezzo di trasmissione del protozoo Toxoplasma, l'agente eziologico della toxoplasmosi, e di altri microrganismi patogeni. Una breve cottura della carne è sempre consigliata, perché non danneggia né le proteine né le vitamine. Ovviamente non si piò impedire al gatto di mangiare le sue prede (topolini o uccellini).

La quantità di cibo che il gatto deve assumere è in funzione dell'età, del sesso, dell'attività e delle sue condizioni fisiologiche e patologiche. Un gatto adulto (di circa tre chili) che vive in appartamento ha bisogno di un apporto energetico di 250 calorie al giorno. Sulle confezioni di cibo secco o umido sono indicate le quantità giornaliere suggerite per un gatto di media taglia e in buona salute.